L’idromele, dal greco Hydor (acqua) e meli (miele), è la bevanda alcolica fermentata più antica del mondo.
Prima ancora dello sviluppo dell’agricoltura, si scoprì che raccogliendo il miele e miscelandolo in acqua, avviene una magia che trasforma questo composto in una bevanda dai poteri inebrianti.
Presente in tutte le culture antiche, ha sempre goduto della più alta reputazione, arrivando ad essere considerato la bevanda degli dei. Anche se in questi ultimi secoli sembra essere stato dimenticato, conserviamo ancora alcune reminiscenze come la “luna di miele”.
Questa era infatti il periodo della durata di una fase lunare seguente il matrimonio, dove i novelli sposi brindavano con idromele credendo in sue proprietà afrodisiache e di buon auspicio.
Al giorno d’oggi, grazie alle moderne tecniche di produzione, è possibile ottenere un idromele estremamente raffinato che rispecchia tutte le qualità del miele originario, complementate dagli aromi secondari sviluppati dal lievito in fase fermentativa.
L’idromele è dunque una bevanda alcolica fermentata, come il vino, la birra o il sidro, ma con una personalità unica e con una variabilità estremamente ampia.
Può infatti variare molto nel grado alcolico (solitamente tra 5% e 18%vol.), essere secco o dolce, frizzante, invecchiato, con frutta, spezie…
Un mondo così vasto che racchiude anche diversi nomi, come per esempio melomel per l’idromele con la frutta o metheglin per quelli speziati.